Il rettilineo principale di Imola, conosciuto come il rettifilo del traguardo, permette ai piloti di spingere al massimo prima di affrontare la temuta Variante Tamburello. Questa chicane destra-sinistra-destra è una delle curve più celebri del circuito e richiede una precisione millimetrica per non perdere velocità in uscita, fondamentale per affrontare la leggera piega a destra che porta alla Variante Villeneuve.

Dopo soli 200 metri si affronta la curva Tosa, un tornante a sinistra in salita dove una staccata precisa è cruciale per impostare la migliore traiettoria in uscita per non perdere velocità.

Questo tratto veloce in salita conduce alla Piratella, una curva a sinistra in discesa che mette alla prova il bilanciamento della vettura, soprattutto perché da qui si entra in uno dei tratti più tecnici e impegnativi del circuito: le Acque Minerali.

Questa doppia curva destra, in discesa e poi in salita, richiede nervi saldi e un’ottima trazione in uscita.

Dopo un breve rettilineo, si arriva alla Variante Alta, una chicane secca destra-sinistra, con un cordolo interno molto alto. Da qui si scende velocemente verso la Rivazza, un doppio sinistra che rappresenta l’ultimo dei punti più impegnativi e cruciali del circuito. Una buona uscita dalla Rivazza è essenziale per prepararsi al rettilineo di arrivo e permette di guadagnare velocità per un nuovo giro.